La Bava di Lumaca
Tutto sulle molteplici proprietà di questo prezioso alleato della bellezza
Una delle ultime tendenze, nel settore della cosmesi, attinge da estratti naturali provenienti dal mondo animale.
Tra gli “attivi speciali”, si è diffuso un particolare interesse nell’utilizzo della bava di lumaca, un concentrato di sostanze nutritive e rigeneranti che si ricava da un invertebrato comune nei nostri giardini: la lumaca Helix aspersa.
Questa specie produce una secrezione mucosa composta da varie sostanze, di cui alcune di grande interesse cosmetico, come l’allantoina, l’acido glicolico, l’elastina, il collagene ed alcune vitamine, proteine e peptidi.
Gli studiosi si sono chiesti se queste ed altre sostanze protettive e rigeneranti, che rivestono il corpo dell’animale, potessero essere sfruttate per le loro potenzialità nel trattamento della pelle.
La lumaca è un Gasteropode, un mollusco che si sposta mediante un piede molto espanso, su cui poggia tutto il corpo e che rappresenta l’unica struttura locomotoria.
Il mucopolisaccaride di lumaca, chiamato comunemente “bava”, è una secrezione prodotta da particolari ghiandole localizzate a livello del piede della lumaca.
Le principali funzioni dei diversi tipi di muco della lumaca sono le seguenti:
- Idratazione e protezione: il primo tipo di fluido è progettato per rivestire le parti esterne del Gasteropode, allo scopo di mantenere il corpo sempre umido sulla superficie, prevenendo l’essicazione dei tessuti molli esposti. Inoltre, lo scorrimento costante della lumaca su superfici ruvide ed accidentate, nell’ambiente in cui vive, giustifica la funzionalità ristrutturante della bava, necessaria alla riparazione dei tessuti. La lumaca reagisce ai danni cutanei producendo una grande quantità di muco, che la protegge con sostanze antimicrobiche e molecole che sollecitano il naturale processo di rigenerazione delle cellule dei tessuti danneggiati.
- Lubrificazione: la bava mucosa è prodotta sotto il piede, a formare uno strato che permette all’animale di muoversi senza il contatto diretto con il piano d’appoggio, e che aiuta l’animale a strisciare su qualsiasi superficie. Man mano che una lumaca progredisce per l’azione dei muscoli longitudinali del piede che si contraggono, il muco si secca, formando una traccia argentea e lucente.
- Adesione: dal punto di vista funzionale, la bava di lumaca ha peculiari caratteristiche adesive. Grazie ad una particolare componente proteica, l’animale è in grado di aderire ad una superficie irregolare e di aggrapparsi ad una parete verticale senza cadere.
- Il sottile strato di muco che ricopre il piede del Gasteropode viene utilizzato per varie altre funzioni, tra cui la riproduzione e la repulsione dei predatori.
L’Helix aspersa Müler è la specie di Gasteropode terrestre più utilizzata per trarre vantaggio dalla sua secrezione (“bava di lumaca”), oltre che per scopi culinari: la pratica di allevamento delle lumache è conosciuta come elicicoltura.
L’Helix aspersa produce due particolari tipi bava:
- Una bava traslucida e non appiccicosa permette alla lumaca di muoversi e scivolare.
- Il secondo fluido, più viscoso ed elastico, le permette di aderire anche su superfici irregolari.
Questi due fluidi sono chiaramente diversi per la loro caratteristica composizione proteica.
L’Helix aspersa rilascia diversi tipi di muco in base alla natura della stimolazione della coclea (conchiglia o chiocciola). In condizioni normali la secrezione è viscosa (appiccicosa), ma quando la stimolazione è continua e violenta, la lumaca rilascia un muco chiaro e schiumoso.
Nel caso dell’Helix aspersa, la bava “estratta” è composta da prodotti sintetizzati da vari tipi di ghiandole secretorie (mucose, proteiniche e salivali).
Oltre che in relazione alle condizioni ambientali, il muco della lumaca varia per aspetto e quantità anche in base all’età dell’animale e alle fonti alimentari usate. Questi fattori determinano presumibilmente le proprietà e la composizione del muco e, pertanto, le proprietà di un prodotto cosmetico realizzato con esso.
L’utilizzo dell’Helix aspersa nella storia. L’Helix aspersa è conosciuta in letteratura fin dall’antichità per l’utilizzo alimentare e anche come rimedio terapeutico. Dalla Grecia antica al Medioevo, la bava di lumaca è stata tradizionalmente usata in medicina per problemi di stomaco, come ulcere peptiche e gastriti, cicatrizzare ferite e arrestare le emorragie e, sotto forma di sciroppo, per calmare la tosse, sciogliere il catarro e facilitarne l’eliminazione.
Attualmente, il mucopolisaccaride di lumaca (o bava) è un ingrediente cosmetico abbastanza discusso e per questo oggetto di diversi studi scientifici orientati a dimostrarne la reale efficacia.
COMPOSIZIONE CHIMICA
L’analisi chimica qualitativa della bava di lumaca ha evidenziato una composizione di sostanze attive piuttosto complessa, con presenza particolare di allantoina, collagene, acido glicolico, acido lattico, anti-proteasi, vitamine e minerali.
Sostanze funzionali attive. Secondo i produttori di cosmetici ed i laboratori farmaceutici, la bava di lumaca conterrebbe le seguenti componenti attive:
Allantoina: componente che rigenera e ripara i tessuti, sostituendo le cellule morte per cellule nuove, cancellando cosi in maniera definitiva macchie, cicatrici, segni di varicella e bruciature, oltre a rallentare il processo di invecchiamento cutaneo.
Collagene: proteina fondamentale del tessuto della pelle che agisce come idratante e balsamo.
Elastina: somministra elasticità ai tessuti.
Acido Glicolico: agisce come autentico rinnovatore cellulare, eliminando le cellule morte della cappa esterna della pelle dando vita ad una nuova più tonica e luminosa, effetto peeling.
Antibiotico Naturale: impedisce la moltiplicazione di batteri che contaminano la pelle.
Proteine: aiutano nella ossigenazione, l’idratazione e la pigmentazione lasciando la sensazione di una pelle sana e abbronzata.
Vitamina E: antiossidante che protegge, riduce le infiammazioni e agisce come idratante nel tessuto cutaneo.
Vitamina C: aiuta la cicatrizzazione e protegge dai batteri e dalle infezioni di tipo virali.
Azione nutritiva: circa l’80% della pelle è costituita da elastina e fibre di collagene, sostanze che è bene integrare attraverso l’uso di prodotti cosmetici che le contengano. Per questo, il muco secreto dalla lumaca, utilizzato come attivo in una crema, promette di rendere i tessuti più elastici e tonici, con conseguente effetto benefico sulle rughe, che diventano meno visibili.
Azione rigenerante: questa proprietà è dovuta agli effetti dell’allantoina, che va a stimolare la produzione di elastina e fibre di collagene, che permettono la riparazione dei tessuti e l’attenuazione delle rughe. L’allantoina consente, infatti, di cancellare i segni derivanti da cicatrici, macchie cutanee e bruciature, oltre a rallentare il processo d’invecchiamento cutaneo.
Azione esfoliante: grazie alla presenza di acido glicolico, una crema contenente bava di lumaca consente un peeling delicato dello strato superficiale della pelle, dimostrandosi utile per ridurre le macchie cutanee.
Azione purificatrice: i peptidi e l’acido glicolico contenuti nella bava di lumaca sono i principali responsabili di tale effetto. Infatti, queste sostanze prevengono l’accumularsi di impurità o, se presenti, riescono ad allontanarle. Per questo motivo, un cosmetico a base del secreto di lumaca è utile nel contrastare l’acne.
Azione idratante: grazie alle proteine presenti, la bava di lumaca aiuta l’ossigenazione dei tessuti e l’idratazione, conferendo la sensazione di pelle sana.
Azione antiossidante: la vitamina C e la vitamina E consentono di ridurre le infiammazioni e contrastano l’azione dei radicali liberi.
Applicazioni Cosmetiche: grazie a questi componenti, l’estratto di bava di lumaca trova impiego in preparati cosmetici attivi contro: rughe e segni di espressione, cicatrici cutanee (bruciature, segni di varicella ecc.), smagliature, macchie della pelle, segni dell’acne, disidratazione ed arrossamenti della pelle.
Come ingrediente cosmetico, la bava di lumaca è raccomandata per la pelle a tendenza acneica, per velocizzare la riparazione dell’epidermide e ridurre la formazione dei segni dell’acne, per migliorare le discromie e la visibilità estetica delle cicatrici, ma anche per prevenire le smagliature e come anti-rughe.
In conclusione, quando applicata alla pelle umana, la bava di lumaca svolge presumibilmente le seguenti funzioni prevalenti:
- Da un lato, si è ipotizzato che possa stimolare la formazione di collagene, elastina e componenti dermici che riparano i segni del foto-invecchiamento, mentre il contenuto di proteine contribuirebbe a conferire alla pelle un aspetto sano, luminoso e tonico.
- In secondo luogo, supporterebbe la barriera protettiva contro gli agenti esterni che attaccano la pelle.
- Infine, si sostiene che il contenuto di sostanze antiossidanti sia capace di rallentare il processo di invecchiamento precoce della pelle, riducendo al minimo i danni generati dai radicali liberi.
Nota Bene: la presunta efficacia della bava di Helix aspersa, sia come rigeneratore dei tessuti cutanei (riepitelizzante), sia come antiossidante, è supportata da alcune note ricerche scientifiche, ma l’ingrediente in commercio, al momento, non si associa ad una definizione certa e standardizzata della concentrazione di eventuali attivi, contenuti nei diversi “estratti”.
La bava di lumaca è un derivato animale. Le aziende cosmetiche spesso sottolineano la “non sofferenza” delle lumache, destinandole unicamente alla funzione di “produttrici di mucopolisaccaridi”.
La secrezione mucosa è trattata prima di essere aggiunta a creme, detergenti e sieri per il viso: il metodo di produzione dell’ingrediente prevede il recupero e la purificazione della sola bava prodotta al loro passaggio, evitandone il sacrificio.
Un dettaglio da considerare sta nel fatto che l’elicicoltura è comunque finalizzata al tradizionale allevamento per scopi alimentari; inoltre, determinate procedure (alcune delle quali coperte da brevetto) prevedono che la raccolta delle secrezioni avvenga a seguito di interventi di sollecitazione all’ipersecrezione mucosa mediante radiazioni ionizzanti o centrifugazione.
Nel 1980, in Cile, la famiglia Bascunan allevava lumache destinate al mercato culinario francese.
I lavoratori impiegati nell’elicicoltura si resero conto che le loro mani erano incredibilmente morbide e che i tagli presenti su di esse guarivano molto rapidamente, senza andare incontro ad infezioni o a cicatrici.
Questa considerazione spinse gli studiosi a iniziare la caratterizzazione del mucopolisaccaride delle lumache, per comprendere quale meccanismo permetteva la veloce rimarginazione delle ferite.
Dopo 15 anni di ricerche, la secrezione delle Helix Aspersa fu utilizzata per creare una prima crema alla bava di lumaca, con il claim di rigenerante dei tessuti.
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